L'innovazione tecnologica al servizio degli olivi secolari 



L'innovazione tecnologica al servizio degli olivi secolari

L'innovazione tecnologica al servizio degli olivi secolari

Presentazione di Uliva Gis, progetto coordinato da Agraria Riva del Garda a supporto dell'olivicoltura Alto Gardesana

news & events date26/02/2016

Si tratta di un vero e proprio progetto di sviluppo integrato di tutto il territorio olivicolo alto gardesano coordinato da Agraria Riva del Garda che permetterà di supportare il frantoio per una migliore selezione delle olive prima della frangitura.

Uliva Gis è una piattaforma telematica tramite la quale il singolo olivicoltore potrà accedere facilmente (tramite palmare, pc, tablet) a tutte le informazioni relative ad ogni singola particella fondiaria coltivata ad olivo. Queste informazioni riguardano le caratteristiche del terreno da un punto di vista pedologico e pedomorfologico, così come tutte le altre conoscenze relative al microclima e, soprattutto, ai bisogni idrici e agronomici delle piante. Tutto questo consentirà di fornire le corrette indicazioni per le pratiche colturali, dall’irrigazione alla difesa dalle malattie, dal giusto periodo di raccolta alla concimazione di ogni singola pianta.

Partners del progetto di Agraria sono la Fondazione E. Mach, AIPO, l’Associazione Interregionale Produttori Olivicoli con sede a Verona, MPA Solutions e altri ricercatori e professionisti attivi nell’ambito della geologia, della pedologia e geomorfologia.

Il progetto, che si propone a tutti gli effetti come un ulteriore salto di qualità del sistema olivicolo trentino e nazionale, è stato presentato oggi al Centro Congressi di Riva del Garda di fronte ad un vasto pubblico di produttori, tecnici del settore e comunicatori.

Operativamente, Uliva Gis si articola a partire dal programma Carta dei Suoli della Fondazione Mach, avviato su mandato della Provincia autonoma di Trento ed esteso, in ambito viticolo, alle zone di fondovalle del vigneto trentino nell’ambito di PICA, la Piattaforma Integrata Cartografica Agri-vitivinicola promossa da Cavit.

Giorgio Planchenstainer, presidente di Agraria, ha ricordato come l’iniziativa di oggi si inserisca nelle manifestazioni, eventi ed iniziative che accompagnano il cinquantesimo di fondazione del frantoio della cooperativa gardesana.

Planchenstainer ha ricordato l’impegno di Agraria sul fronte di produzioni sempre più sostenibili ed in linea con una moderna agricoltura al servizio del consumatore e del turista. A riguardo è stata ricordata la positiva esperienza della Spagna dove gli impianti di irrigazione stanno garantendo ai produttori ottime quantità e la massima qualità delle olive e dell’olio extravergine. Uliva Gis – ha proseguito il presidente – si integra dunque con il progetto di irrigazione avviato dal Consorzio di Miglioramento Fondiario di secondo grado dell’Alto Garda che ha approntato le tubazioni ed i collegamenti in campo sui 1200 ettari della piana da Riva a Dro e ha realizzato le condutture principali di servizio sui circa 300 ettari delle colline dell’olivaia della “Busa”. I produttori alto gardesani, questo l’appello diffuso oggi, si attendono pertanto dall’ente pubblico una decisione conseguente per ultimare un’opera considerata strategica per l’agricoltura locale.

Franco Michelotti, tecnico della Fondazione Mach di San Michele all’Adige, ha fornito una serie di dati relativi al patrimonio olivicolo alto gardesano: 400 ettari specializzati non irrigati, altri 100 a coltura promiscua, il tutto distribuito su una superficie di circa 2000 ettari. In questo territorio operano oltre 1500 addetti con una superficie media di 0,33 ettari a testa. Ogni anno si producono circa 1500 tonnellate di olive (70% Casaliva, 20-25% Frantoio e altre varietà minori) per una produzione di olio di circa 250 tonnellate. Secondo Michelotti, Uliva Gis si inserisce coerentemente nelle linee guida per il miglioramento complessivo dell’olivicoltura alto gardesana contribuendo a migliorare innanzitutto il livello di comunicazione ai soci-produttori, così come a coordinare il futuro sistema di irrigazione, nonché le pratiche colturali che consentiranno interventi mirati sulle piante e quindi sostenibili da un punto di vista fitosanitario ed ambientale.

Giambattista Toller della Fondazione Mach (Unità Sistema Informativo Geografico) ha illustrato i fondamentali fattori che determinano l’uso dell’acqua da parte delle piante ed i criteri per ottenere un’irrigazione ottimale. Fra questi rientrano lo studio dell’evapotraspirazione potenziale, lo studio ed i rilevamenti relativi alle precipitazioni, le specifiche peculiarità delle piante e le caratteristiche del suolo e delle sue riserve idriche. Dati messi a disposizione da FEM e dalla sue stazioni meteo territoriali che rientreranno nella piattaforma di Uliva Gis.

Giacomo Sartori, agronomo, specializzato nello studio del terreno, ha presentato le linee operative dello Studio pedologico delle olivaie alto gardesane. Il progetto triennale, avviato l’estate scorsa, ha già visto la realizzazione di un terzo delle microtrivellazioni dei suoli e dello studio dei profili pedologici previsti.

È necessario tenere presente – afferma Sartori – che qualsiasi tipo di intervento sulla pianta deve tener conto delle oggettive caratteristiche e potenzialità della risorsa che ospita in quanto i vari tipi di suolo presentano profondità, caratteri chimici e fisici, fertilità, qualità agronomiche e vulnerabilità molto diverse fra loro.

Una conoscenza dettagliata dei suoli è pertanto indispensabile per una razionale progettazione degli impianti irrigui e per un’ottimale gestione dell’irrigazione, ottenibile incrociando i dati dei terreni con quelli climatici, così come per mettere a punto le migliori pratiche di concimazione.

Per questo Agraria Riva del Garda, assieme ai partners del progetto, realizzerà una Carta pedologica di dettaglio in scala 1:10.000 che consentirà una precisa definizione di tutte le tipologie di suolo, utile per ogni scelta che debba essere effettuata nel corso della gestione agronomica.

La Carta consentirà una estensione ed elaborazione dei dati provenienti dai singoli rilievi per individuare terreni omogenei adatti alle messa a coltura di nuove piante di olivo così come di tutte le altre pratiche di campagna per una corretta ed ottimale gestione dell’olivaia. La piattaforma Gis sulla quale verranno inseriti i dati equivale ad un software per la gestione informatica e comunicativa dei dati territoriali e potrà essere utilizzata gratuitamente anche come banca dei dati morfologici, delle unità tipologiche di suolo e cartografiche nonché come archivio fotografico.

Uliva Gis viene realizzata da MPA Solutions in collaborazione con FEM e applica le tecnologie frutto delle esperienze elaborate in ambito vitivinicolo attraverso il progetto PICA di Cavit alle esigenze dell’olivicoltura alto gardesana. Uliva Gis, ha affermato Steno Fontanari di MPA Solutions, permetterà agli agronomi di Agraria di gestire in mappa gli oliveti, di metterli in relazione con le caratteristiche del territorio, di collegare le olive conferite in frantoio con l’oliveto di origine, di investigare come, su quale terreno e con quali condizioni meteo climatiche crescono le olive di ogni singolo agricoltore.

Gli strumenti (il webGis, ma soprattutto le APP per sistemi Android) consentiranno ai tecnici di conoscere e tenere sotto controllo il territorio e la produzione per selezionare e migliorare l’olio d’oliva più a Nord del mondo.

Questa piattaforma, come ha spiegato Roberto Zorer di FEM (Dipartimento Biodiversità ed ecologia molecolare Piattaforma Gis e Telerilevamento), consentirà di incrociare i dati riguardanti le fasi di sviluppo di ogni singola pianta con gli indici bioclimatici e meteo climatici dell’olivaia di riferimento. Tutto questo è reso possibile grazie ai dati catastali messi a disposizione da Agraria che verranno connessi alla Piattaforma GIS e Telerilevamento di FEM al fine di ottenere la Caratterizzazione del territorio olivicolo alto gardesano.

L’incrocio dei dati riferiti alla qualità dei terreni con l’assetto orografico del terreno tramite le informazioni satellitari consentirà di conoscere esattamente ogni singola particella fondiaria messa a coltura e di individuarne di nuove, idonee ad un’olivicoltura di qualità. L’esatta localizzazione delle particelle consentirà inoltre di conoscere la provenienza del prodotto ai fini di una completa tracciabilità, nonché di comunicare al singolo olivicoltore tutte le pratiche agronomiche necessarie ad un’ottimale gestione degli olivi.

Uliva Gis potrà inoltre fornire i dati di base per individuare quali fattori ambientali possono influire sulla maturazione e composizione delle olive.

Stefano Pedò, dell’Unità Viticoltura di FEM, ha quindi presentato il programma delle sperimentazioni in campo che verranno realizzate nel prossimo triennio e che riguarderanno lo studio degli effetti dell’irrigazione, la gestione della cotica erbosa (confronto tra la gestione tradizionale con inerbimento spontaneo, semina di essenze leguminose con la tecnica del sovescio e la semina di essenze leguminose con integrazioni fertilizzanti); oltre alle prove di potatura biennale o triennale a confronto con quella annuale di tipo tradizionale.

Altre sperimentazioni riguarderanno l’effetto dell’irrigazione a goccia delle piante, con la misurazione e determinazione delle differenze nella crescita e produttività degli olivi, le analisi fogliari per determinarne il bisogno idrico e lo stato nutrizionale, nonché lo studio delle condizioni fisiche e chimiche del terreno che hanno influenza sullo sviluppo delle piante stesse.

Claudio Cantini, tecnologo del CNR-IVALSA (Istituto per la Valorizzazione del legno e delle specie arboree) ha portato due esperienze di innovazione in olivicoltura realizzate rispettivamente in Sardegna e in Toscana.

La qualità finale dell’olio, ha sostenuto Cantini, deriva anche da un uso razionale della risorsa idrica che dovrà tenere conto, non solo delle caratteristiche del terreno e del clima, ma soprattutto delle caratteristiche evolutive delle diverse cultivar. Un olio di alta qualità dovrà infine misurarsi con l’esatto fabbisogno idrico della pianta al fine di evitare situazioni di deficit o eccesso d’acqua.



 Fontanari-Piattaforma integrata Uliva Gis

 Michelotti-Olivicoltura Alto Gardesana

 Pedò-Miglioramento dei sistemi di irrigazione e delle tecniche colturali

 Sartori-Studio pedologico delle olivaie

 Toller-Importanza della gestione della risorsa acqua

 Zorer-Caratterizzazinoe orografica e bioclimatica delle olivaie


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